Lo sfruttamento selvaggio del pianeta deve appartenere definitivamente al passato.

Ma, soprattutto, deve appartenere al passato lo spreco gratuito frutto della noncuranza:

Lo spreco di potenziale umano dovuto allo sfruttamento di produttori senza scrupoli.

Lo spreco di risorse naturali che abbiamo ingenuamente creduto illimitate.

La distruzione che stiamo infliggendo al pianeta non può essere imputabile, nemeno in minima parte, allo spreco.

Ed è sullo spreco che abbiamo lavorato: analizzando il nostro processo produttivo osservandolo da una prospettiva diversa trovando molte abitudini sbagliate e correggendole.

Convinti che "fare la nostra parte" sia, per noi, l’unica opzione sensata.

Ogni anno produciamo oltre 150.000 “oggetti”.

Ognuno di essi viene pensato e realizzato per durare il più possibile, secondo una filosofia opposta a quella della “obsolescenza programmata”.

Tutto questo lavoro genera tonnelate di imballaggi, noi ci impegnamo a fornire materiale riciclato e riciclabile.

Abbiamo bisogno di voi per concludere il ciclo.

Ogni anno dobbiamo muovere una tale quantità di merce.

Il processo di razionalizzazione dei trasporti è l’altra chiave della nostra azione.